• Edizioni di altri A.A.:
  • 2015/2016
  • 2016/2017
  • 2018/2019

  • Lingua Insegnamento:
    ITALIANO 
  • Testi di riferimento:
    1. E. Cardi, Mercati e Istituzioni in Italia. Diritto pubblico dell’economia, III ed., Giappichelli, Torino, 2018;
    nonché
    2. F. Bilancia, Crisi economica e asimmetrie territoriali nella garanzia dei diritti sociali tra mercato unico e Unione monetaria, articolo in PDF, 2014;
    nonché,
    3. F. Bilancia, Spending review e pareggio di bilancio. Cosa rimane dell’autonomia locale?, articolo in PDF, 2014.

    NB. I testi di cui ai punti 2 e 3 saranno messi a disposizione degli studenti direttamente dal docente. 
  • Obiettivi formativi:
     
  • Metodi didattici:
    Il corso si svolgerà mediante lezioni frontali e seminari aperti alla partecipazione degli studenti 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    L'esame di profitto in forma orale potrà essere preceduto da prove di ammissione (tipo esoneri) consistenti in test, o colloqui, cui verranno ammessi soltanto gli studenti che abbiano frequentato le lezioni. 
  • Sostenibilità:
     

La dimensione europea:

l’Unione Economica e Monetaria
L’analisi strutturale della disciplina giuridica del sistema Euro mette in evidenza le principali cause dei riflessi asimmetrici nella trasmissione della politica monetaria lungo i confini statali, anche a causa della permanenza nella responsabilità degli Stati membri della gestione del proprio debito pubblico e delle conseguenti politiche di aggiustamento fiscale. Gli effetti di queste politiche sembrano condurre ad un aggravamento degli squilibri commerciali e finanziari tra gli Stati aderenti all’Euro, tanto da consolidare processi di scostamento sistemico da un possibile percorso di riequilibrio tra Paesi in surplus e Paesi in deficit. In questo quadro problematico il Corso di Diritto pubblico dell’economia esplora gli effetti giuridici dei riflessi macroeconomici delle scelte di politica economica degli Stati, con attenzione rivolta anche alla garanzia delle prestazioni sociali assunte quali parametro macroeconomico, nonché delle scelte di politica monetaria della BCE.

La dimensione statale:

la riforma costituzionale dei bilanci pubblici.
A partire dalla crisi finanziaria degli anni 2007-2008, il salvataggio del sistema bancario privato attraverso ingenti risorse di finanza pubblica ha condotto diversi Stati europei sull’orlo di gravissime crisi finanziarie e di bilancio, con seri problemi di sostenibilità del proprio assetto dei titoli del debito pubblico. Parallelamente all’entrata in vigore del c.d. Fiscal compact in seno all’Unione Economica e Monetaria alcuni Stati europei hanno modificato la propria Costituzione al fine di intervenire sul proprio sistema di gestione delle finanze e della spesa pubblica. La Costituzione italiana è stata modificata nel 2012, introducendo il principio del pareggio strutturale di bilancio come regola generale per tutte le pubbliche amministrazioni e le autonomie regionali e locali. Ciò ha portato ad una significativa rilevanza della dimensione macroeconomica nei processi di valutazione delle politiche pubbliche, in conseguenza del fatto che le categorie della scienza economica hanno oramai pervaso il contenuto delle stesse disposizioni costituzionali, conducendo già alla elaborazione di ambiziosi specifici programmi di spending review, a partire dagli inizi del 2012.

Le Regioni comprese le province autonome, le province, le città metropolitane ed i comuni affrontano ora significativi problemi di gestione dei propri bilanci, e le manovre di aggiustamento fiscale stanno conducendo a gravi riduzioni della autonomia finanziaria di tali enti, addirittura a livello costituzionale, con forti implicazioni sulla loro effettiva capacità di gestione delle politiche di governo dell’economia nel proprio ambito territoriale di riferimento.
La seconda parte del Corso di Diritto pubblico dell’economia sarà pertanto caratterizzata da un’opzione metodologica fortemente orientata alla considerazione degli esiti macroeconomici dell’introduzione delle relative categorie quale contenuto delle nuove disposizioni costituzionali

Programma del corso:
a) una Parte generale;
b) una Parte speciale dedicata alla crisi del Sistema Euro ed alle conseguenti riforme costituzionali;

Parte generale:
Diritto ed Economia; il concetto di “costituzione economica”; il diritto dell’economia e la c.d. “costituzione europea”; impresa e concorrenza; i fondamenti della “corporate governance”; la responsabilità “amministrativa” delle imprese; crisi dell’impresa e amministrazione straordinaria delle grandi imprese; il c.d. “market abuse”; la disciplina della concorrenza: le istituzioni e le fattispecie rilevanti; la regolazione dei mercati finanziari; i beni pubblici; le reti; i servizi di pubblica utilità ed i servizi pubblici locali; reti e servizi: comunicazioni elettroniche, energia, trasporti, acqua e servizio postale; opere e lavori pubblici; appalti e concessioni: “legge obiettivo” e “project financing”; la politica fiscale, le istituzioni e le politiche di spesa pubblica; le politiche di bilancio e l’autonomia finanziaria di Regioni ed enti locali; la moneta e la politica monetaria

Parte speciale:
L’Unione Economica e Monetaria ed il sistema Euro; la riforma dei bilanci pubblici; asimmetrie territoriali nella trasmissione della politica monetaria, sbilanci commerciali e finanziari; il sistema Target 2 di governo dei flussi finanziari nel sistema Euro; le riforme costituzionali nazionali e le politiche pubbliche di distribuzione della ricchezza; l’autonomia finanziaria delle Regioni e degli enti locali e la c.d. spending review; il ruolo macroeconomico della disciplina del diritto del lavoro e delle politiche di protezione sociale.

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